Seedorf

Clarence Seedorf è un giocatore completo, dotato di un ottimo bagaglio tecnico e di grande forza fisica. Queste peculiarità gli permettono di occupare sia la posizione di centrocampista centrale che di centrocampista offensivo. La sua specialità è la conclusione dalla distanza. Il piede preferito è decisamente il destro, ma possiede una certa sensibilità di tocco anche col sinistro. Abile nel doppio passo e nella finta di corpo, parte sovente da posizione defilata dribblando i diretti avversari, per provare la conclusione in porta o il cross al centro dell'area.



Gli inizi e gli anni all'Ajax
Seedorf cresce in una delle scuole calcistiche più importanti e riconosciute del mondo, quella dell'Ajax, che nello stesso periodo lancia una serie di altri giovani talenti quali Edgar Davids, Patrick Kluivert, Marc Overmars e i fratelli Frank e Ronald de Boer. Debutta con la maglia dell'Ajax nella Eredivisie olandese (l'equivamente della Serie A italiana) a soli 16 anni. È il giocatore che ha esordito più giovane nella storia del calcio olandese. Nella sua prima stagione da professionista conquista la Coppa d'Olanda, primo di una lunghissima serie di successi. L'anno dopo arriva il successo in campionato e nel maggio 1995 il trionfo nella Champions League 1994/1995 dopo la vittoria in finale contro i campioni in carica del Milan di Fabio Capello. Seedorf ritroverà, nel prosieguo della sua carriera calcistica, l'allenatore italiano al Real Madrid, continuando la sua striscia di vittorie. Intanto a soli 19 anni è già pronto per il salto in un campionato europeo di livello superiore.



L'esperienza alla Sampdoria
Seedorf è il grande acquisto della Sampdoria nell'estate del 1995. Nonostante sia giovanissimo, il centrocampista possiede un ricco bagaglio di tecnica e di esperienza e non ha difficoltà ad imporsi anche in quello che era considerato il campionato più difficile del mondo. Con la Samp colleziona 32 presenze e 3 gol in campionato, di cui uno nella storica vittoria per 3-0 in casa della Juventus. La squadra blucerchiata è però di modesta caratura e non va oltre l'ottava posizione nel torneo. Le ottime prestazioni dell'olandese, però, convincono il Real Madrid ad acquistarlo. A soli 20 anni è gia in una delle squadre più importanti del pianeta.



La consacrazione al Real Madrid
Seedorf trova a Madrid il tecnico italiano Fabio Capello e lì si afferma definitivamente come uno dei centrocampisti più forti del mondo. Nella sua prima annata con il Real, stagione 1996/97, Seedorf disputa 38 partite di campionato e alla fine, dopo un lungo testa a testa con il Barcellona, conquista il titolo, il terzo della sua carriera. L'anno successivo, nonostante la partenza di Capello per il Milan, la squadra si ripete ad alti livelli conquistando dopo un digiuno di ben 32 anni la Champions League; un gol dello slavo Predrag Mijatović consente infatti agli spagnoli di battere la Juventus nella finale dell'Amsterdam ArenA. Dopo un altro anno e mezzo con i bianchi di Madrid in cui conquista anche la Coppa Intercontinentale, Seedorf nel dicembre del 1999 torna in Italia per vestire la maglia dell'Inter.



Il triennio all'Inter  Debutta con l'Inter nel gennaio 2000 nella partita contro il Perugia, segnando un pregevole gol nel 5-0 finale dei nerazzurri. Nonostante il promettente avvio, la carriera di Seedorf subisce un brusco rallentamento durante il periodo all'Inter. Le difficoltà e le continue tensioni della squadra non lo aiutano, così mostra solo a sprazzi il suo grande talento, finendo spesso in panchina. Nella stagione 2001/2002, con l'allenatore argentino Héctor Cúper, tale situazione si protrae per 4 mesi. Il rendimento altalenante è dovuto anche all'incapacità degli allenatori nerazzurri di trovargli la giusta posizione in campo: con Marcello Lippi e Marco Tardelli viene infatti spesso impiegato in un centrocampo a 5 che non ne può esaltare le doti tecniche. Dopo lo scudetto sfuggito incredibilmente di mano alla squadra nerazzurra il 5 maggio 2002, Seedorf finisce al Milan, scambiato con Francesco Coco.



I successi con il Milan
Arrivato a Milanello accompagnato da una certa diffidenza, Seedorf, sotto la sapiente guida tattica di Carlo Ancelotti, diventa però subito un punto fermo nel progetto tecnico-tattico del tecnico emiliano. Titolare inamovibile del centrocampo insieme al regista Andrea Pirlo e all'incontrista Gennaro Gattuso, Seedorf rivive e supera in rossonero i fasti del periodo madrileno ed ottiene una notevole serie di successi: 2 Champions League, 1 Coppa del Mondo per club, 1 scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 2 Supercoppe Europee.

Eletto miglior centrocampista della Champions League 2006-2007, ha contribuito alla vittoria del trofeo da parte del Milan in particolare segnando reti decisive nei quarti contro il Bayern Monaco a Monaco e in semifinale contro il Manchester United a San Siro. Questa è stata anche la stagione in cui ha realizzato il maggior numero di gol: 10, di cui 7 in campionato e 3 in Champions League.

Nella stagione 2007-2008 si è aggiudicato la Supercoppa europea e la Coppa del Mondo per club 2007, dove segna il gol-vittoria in semifinale contro gli Urawa Red Diamonds e gli viene assegnato il premio come secondo miglior giocatore della competizione, dietro il compagno di squadra Kaká. Ha segnato 7 gol in campionato, come nella stagione precedente, 2 gol nella Champions League 2007-2008 e 1 nella Coppa del Mondo per club, eguagliando il record personale di 10 marcauture stagionali stabilito la stagione precedente. A oltre 30 anni e con una decennale esperienza in campo internazionale alle spalle, è ancora un punto fermo della squadra milanista, avendo firmato il 23 gennaio 2007 un prolungamento di contratto che lo legherà alla società rossonera fino al 2011.



Nazionale
La carriera di Seedorf con l'Olanda non è stata ricca di soddisfazioni e gratificazioni come quella nei club. È anzi stato costretto a subire numerose delusioni e rinunce. Dopo il debutto avvenuto a 18 anni, nel 1994, ha totalizzato 86 partite e 11 gol con gli arancioni e ha preso parte al Campionato del mondo di Francia 1998 e agli Europei 1996, 2000 e 2004, centrando le semifinali del 2000 e 2004; nel 1996 fu decisivo un suo errore dal dischetto nell'eliminazione degli orange dalla manifestazione ai quarti contro la Francia.

Con l'avvento di Marco van Basten alla guida tecnica della nazionale olandese, Seedorf è stato per lungo tempo escluso dalla selezione e non ha potuto così partecipare al Campionato del mondo di Germania 2006. È tornato a vestire la maglia arancione il 15 novembre 2006 in un'amichevole disputata ad Amsterdam contro l'Inghilterra e da allora sembra che il CT orange consideri il milanista un elemento molto importante per la Nazionale.

Inserito il 6 maggio nella lista dei 30 preconvocati della Nazionale olandese per l'Europeo 2008, Seedorf ha deciso di rinunciare a parteciparvi, comunicando la scelta al CT van Basten telefonicamente nella serata del 12 maggio.