Ronaldo

Nato nel poverissimo quartiere di Bento Ribeiro, si mise in luce molto giovane e a sedici anni fu ingaggiato dal São Cristóvão, squadra dell'omonimo quartiere di Rio de Janeiro. Inizialmente ingaggiato per le giovanili, si fece notare da subito, segnando in due stagioni in prima squadra 44 gol in 73 incontri. Nel 1993 passò dal calcio carioca a quello mineiro[5], messo sotto contratto dal Cruzeiro di Belo Horizonte (Minas Gerais). Sebbene poco utilizzato nel campionato nazionale, ebbe modo di mostrare ugualmente il suo talento, realizzando 12 gol in 14 incontri e attestandosi poco sotto la media realizzativa di una rete a partita. La sua impresa più notevole a Belo Horizonte rimane quella dei tre gol segnati nel derby contro l'Atlético Mineiro (battuto 3-1) in un incontro valido per il campionato Mineiro. A quell'epoca Ronaldo già aveva avuto esperienze in Nazionale, avendo giocato nella selezione juniores su indicazione di Jairzinho (campione del mondo 1970 in Messico), il quale lo aveva segnalato allo staff tecnico federale quando aveva 14 anni. Alla fine della stagione Ronaldo vinse la Coppa del Brasile con il Cruzeiro.



1994-1996: PSV Eindhoven
 Quando, nel 1994, Ronaldo andò a giocare in Europa, ingaggiato dal PSV Eindhoven per 6 milioni di dollari USA, lo fece da campione del mondo, pur non essendo mai sceso in campo nella Coppa del Mondo FIFA disputatasi in estate negli Stati Uniti. In due stagioni, tra campionato olandese, coppe nazionali e internazionali, Ronaldo in 57 incontri mise a segno 55 gol, 42 dei quali in campionato.



1996-1997: Barcellona
Ronaldo segna il calcio di rigore che decide Barcellona-PSG 1-0, finale della Coppa delle Coppe 1996-1997 Nel 1996 fu ceduto al Barcellona. In Spagna vinse il suo primo trofeo internazionale, la Coppa delle Coppe 1996/97, realizzando il calcio di rigore decisivo per battere 1-0 il Paris Saint-Germain. Con la squadra catalana mantenne un rendimento altissimo, segnando 47 reti in 49 partite ufficiali, di cui 34 gol in 37 presenze nella Liga, che gli valsero il titolo di Pichichi.



1997-2002: Inter
] Massimo Moratti, che già da tempo teneva sotto osservazione il calciatore brasiliano, nell'estate del 1997, riuscì ad assicurare le prestazioni di Ronaldo all'Inter, pagando una pesante penale (48 miliardi di lire) al club catalano. Il calciatore giunse a Milano il 25 luglio 1997, accolto con grande entusiasmo dai tifosi. Nella stagione 1997/98 l'Inter arrivò seconda in campionato, ma vinse la Coppa UEFA. A livello personale Ronaldo segnò 25 gol in campionato, che non bastarono a vincere la classifica marcatori (appannaggio di Bierhoff con 27 centri), ma che rimangono tuttora il record di gol per un esordiente assoluto in Serie A, e soprattutto in quella stagione vinse il suo primo Pallone d'oro.

Il seguito della permanenza di Ronaldo all'Inter fu reso difficile da due infortuni gravi e dai tempi lunghi di recupero. Il 21 novembre 1999, durante una partita di campionato contro il Lecce, Ronaldo si lesionò il tendine rotuleo del ginocchio destro. Ci vollero quasi sei mesi e un intervento chirurgico prima di tornare in campo: questo avvenne il 12 aprile 2000 a Roma, durante la finale d'andata della Coppa Italia contro la Lazio. Ma il ginocchio cedette nuovamente dopo sei minuti dall'ingresso in campo e questa volta il tendine rotuleo si ruppe completamente. La cosa fece temere per la sua carriera, visto che il danno era più grave del previsto. Tra nuova operazione, eseguita a Parigi dal prof. Gérard Saillant dell'ospedale pubblico Pitié Salpetriére,[6] convalescenza e riabilitazione trascorse più di un anno e molti iniziarono a sollevare il dubbio che forse Ronaldo non avrebbe più rimesso piede in campo.

In realtà, Ronaldo recuperò e tornò in campo alla fine del 2001, ma i postumi dell'infortunio portarono l'allenatore Cúper ad utilizzarlo con iniziale cautela. Solo nella parte finale del campionato, che l'Inter stava guidando davanti a Roma e Juventus, tornò ad essere impiegato in pianta stabile, risultando spesso decisivo. Nonostante il ritorno in grande stile e la ritrovata vena realizzativa, lo Stadio Olimpico di Roma fu per Ronaldo il teatro di una nuova delusione, questa volta per sua fortuna solo sportiva: nell'ultima partita di campionato, il 5 maggio 2002, l'Inter fu battuta 4-2 dalla Lazio e si vide sorpassata in classifica sia dalla Juventus, che vinse lo scudetto, che dalla Roma. Ronaldo chiuse la partita in lacrime: fu la sua ultima apparizione in campionato con la maglia dell'Inter.



2002-2007: Real Madrid
 Ronaldo con la maglia del Real Madrid Nel luglio 2002, subito dopo il termine del vittorioso campionato del mondo, Ronaldo ruppe con il tecnico interista Cúper e chiese di essere ceduto. Dopo una trattativa durata tutto il mese d'agosto e condotta tra il furore dei media e dei tifosi, il giocatore brasiliano fu ingaggiato dal Real Madrid.

Ronaldo segna il gol dell'1-1 finale in Real Betis-Real Madrid del 2 marzo 2005 Con la squadra fresca vincitrice della Champions League vinse la Supercoppa Europea 2002 e successivamente, nel dicembre dello stesso anno, la Coppa Intercontinentale. Questi successi con il club madrileno gli permisero di conquistare il suo secondo Pallone d'oro. In quella stessa stagione vinse sia il campionato spagnolo, all'inizio della seconda stagione nelle merengues Ronaldo conquista la Supercoppa nazionale. Durante la stagione circolarono molte voci su un suo possibile ritorno all'Inter ma nessuna trattativa andò mai in porto.

In 4 stagioni e mezzo al Real Madrid Ronaldo vanta 177 partite ufficiali con 104 gol e il secondo titolo di Pichichi nel 2004.



2007-2008: Milan
Il 30 gennaio 2007, dopo una lunga e complessa trattativa, il Real Madrid ha ceduto Ronaldo al Milan per la cifra di 7,5 milioni di euro, dei quali 3 a carico dello stesso giocatore. Il contratto firmato con la società lega Ronaldo al Milan fino al 30 giugno 2008. Una clausola del contratto d'acquisto prevedeva che, nell'eventualità (poi verificatasi) del raggiungimento di un posto utile alla qualificazione alla Champions League 2007/2008, il Milan fosse tenuto a versare al Real Madrid un ulteriore corrispettivo di € 500.000. In base al regolamento UEFA, che proibisce a qualsiasi calciatore di poter giocare in una stagione sportiva europea con due o più squadre diverse, Ronaldo non ha potuto essere utilizzato per l'edizione 2006/2007 della Champions League, essendovi stato utilizzato in precedenza dal Real Madrid. Il trasferimento è stato duramente contestato dai tifosi interisti per i suoi trascorsi nerazzurri.

L'esordio in campionato con il Milan è avvenuto l'11 febbraio 2007, subentrando nel secondo tempo dell'incontro casalingo contro il Livorno, vinto 2-1. Nella giornata successiva, in trasferta contro il Siena, confermando una sua personale tradizione che lo vuole finora sempre andare a segno nella sua seconda partita ufficiale con un nuovo club, ha realizzato una doppietta nell'incontro vinto dal Milan per 4-3. Infine, nel derby dell'11 marzo 2007, ha realizzato il gol del provvisorio 1-0 contro l'Inter, la quale ha poi vinto l'incontro 2-1. Nel complesso l'acquisto di Ronaldo segna una svolta nella stagione del Milan: con 7 gol in 14 presenze il brasiliano dà un apporto decisivo alla rimonta della squadra verso la quarta posizione, necessaria per qualificarsi alla Champions League tramite i preliminari che poi i rossoneri hanno potuto saltare, avendo vinto la massima manifestazione europea per club ad Atene contro il Liverpool.

Un infortunio alla coscia sinistra, capitatogli in allenamento il 31 luglio 2007,[7] lo ha costretto a saltare la prima parte della stagione 2007/2008. Il 4 novembre 2007, dopo 3 mesi di assenza dai campi, Ronaldo figura nella lista dei convocati da Carlo Ancelotti per la trasferta del 6 novembre contro lo Šakhtar. Fa il suo esordio stagionale in partite ufficiali nello Stadio Sant'Elia contro il Cagliari, il 25 novembre, nel 13° turno di campionato. Viene convocato per la successiva gara di Champions League del 28 novembre contro il Benfica, ma non scende in campo poiché subisce un nuovo infortunio, questa volta al polpaccio, durante il riscaldamento pre-sostituzione. Stenta a riprendersi da tale infortunio e non si allena coi compagni in Giappone prima del Mondiale per club 2007.[8] Di conseguenza, dopo essere stato inizialmente inserito nella lista dei 23 convocati per tale manifestazione, il giorno prima dell'esordio, in accordo con il giocatore, il Milan decide di sostituirlo con Favalli.[9] Torna in campo dopo l'infortunio il 13 gennaio 2008 a San Siro contro il Napoli segnando 2 gol nella vittoria per 5-2.

Il 13 febbraio 2008, nel recupero di campionato contro il Livorno, Ronaldo subisce un nuovo grave infortunio: entrato in campo da pochi minuti, nel tentativo di colpire di testa il pallone crossato in area da Massimo Oddo, si procura la rottura del tendine rotuleo questa volta del ginocchio sinistro.[10] Viene operato il giorno seguente ancora a Parigi da Eric Rolland con la consulenza di Gérard Saillant, il medico che l'aveva operato 8 anni prima. Secondo le prime analisi i tempi di recupero per questo incidente dovrebbero essere di almeno 9 mesi.[11][12] Si teme quindi che la carriera di Ronaldo possa chiudersi dopo questo ennesimo infortunio.[13][14]

L'11 marzo 2008, a poco meno di un mese dall'infortunio, è tornato in Italia, dove prosegue il il programma di recupero,[15] per poi proseguire in patria dal 9 aprile.[16] Il 29 aprile 2008 giunge la notizia che Ronaldo è stato trovato in compagnia di tre prostitute transessuali in un motel di Rio de Janeiro.[17] La polizia ha poi riferito che le tre avrebbero cercato di estorcere al giocatore 50.000 real (circa 20.000 euro) per non dire nulla dell'accaduto ai media.[18] Il 30 giugno è scaduto il contratto di Ronaldo con il Milan, che ha deciso di non rinnovarlo per la stagione seguente. L'attaccante brasiliano, quindi, dal 1º luglio è rimasto senza contratto per la prima volta da quando ha iniziato a giocare.[19]



Dal 2008
Dopo la scadenza del contratto con il Milan, Ronaldo ha continuato il lavoro recupero nel centro di allenamento del Flamengo, assistito dal medico della squadra di Rio de Janeiro e della Nazionale brasiliana Runco.[20]

Il 12 luglio il presidente del Flamengo Márcio Braga ha annunciato: "Siamo già d'accordo con l'agente di Ronaldo. Una volta che avrà recuperato dall'infortunio e pronto a tornare in campo, ci siederemo intorno ad un tavolo per discutere di un contratto".[21] L'interesse del club brasiliano e quello presunto poi smentito degli inglesi del Manchester City[22][23] sono stati graditi dal Fenomeno.[24]



Nazionale
 L'esordio in Nazionale di Ronaldo risale al 1994, sebbene, come detto, il giocatore fosse già nell'orbita della Seleção fin dalle giovanili. Fu tra i 22 convocati per il campionato del mondo USA 1994, ma non scese mai in campo. Siccome il Brasile vinse quell'edizione del mondiale, Ronaldo poté fregiarsi del titolo di campione del mondo, ad appena 17 anni. Vinse la Confederations Cup del 1997 e due edizioni consecutive della Coppa America (1997 e 1999).

Dipinto che ritrae Ronaldo e Ronaldinho con le maglie di Real Madrid e Barcellona Guidò il Brasile campione del mondo alla difesa del titolo nel Mondiale 1998 in Francia, raggiungendo la finale contro la squadra di casa, ma la notte prima dell'ultimo atto, a Parigi, Ronaldo fu colto da convulsioni, verosimilmente di origine epilettica, e non poté giocare la finale al suo meglio. La Francia batté il Brasile per 3-0 e vinse la Coppa del Mondo, e il giallo sul malore che aveva colto Ronaldo la sera prima divenne un caso mondiale.

Nel Mondiale 2002, che si giocò in Corea del Sud e Giappone, Ronaldo vinse la classifica marcatori con 8 gol e fu la stella della squadra che arrivò in finale per la terza volta consecutiva. Questa volta l'avversaria per il titolo fu la Germania, che il Brasile batté 2-0 con due suoi gol. La vittoria mondiale gli valse a fine anno il suo secondo Pallone d'oro (2002).

Nonostante l'eliminazione a opera della Francia per 1-0 nei quarti di finale del Mondiale 2006, Ronaldo è riuscito a diventare il miglior marcatore delle fasi finali del torneo, in tre edizioni dei Mondiali ha infatti segnato 15 gol (4 nel 1998, 8 nel 2002 e 3 nel 2006), uno più del precedente record di Gerd Müller (14)[25] e due più di Just Fontaine (13).[26]

In Nazionale vanta in totale 62 gol in 97 partite, secondo marcatore di sempre nella Nazionale brasiliana, a 15 gol dal primatista Pelé.