Ricardo Quaresma

Ricopre il ruolo di centrocampista esterno. Il suo repertorio ricorda quello del connazionale Cristiano Ronaldo: dribbling, finte e doppi passi.[1] Alcuni gesti tecnici spesso impiegati dal giocatore sono la trivela, un tiro o un cross effettuato con la parte esterna del piede, in modo tale da imprimere al pallone un forte effetto a uscire e una parabola innaturale,[1] e la rabona, il famoso tiro incrociato che tende ad utilizzare quando raggiunge il fondo del campo per crossare.[2]

Venne soprannominato Mustang dal suo ex allenatore Laszlo Bölöni per la velocità e la potenza che era solito mostrare in campo.[3] Ai tempi dello Sporting era inoltre soprannominato Harry Potter.[3][2] È detto anche Ciganito[4] ("piccolo zingaro") perché il padre è di origine gitana. La madre è invece angolana.[1]







Gli anni allo Sporting La sua carriera comincia a 16 anni nella squadra riserve dello Sporting Lisbona, dove passa in prima squadra nella stagione 2001-2002. In quella stagione gioca 28 partite e segna 3 gol vincendo il campionato. Il debutto di Quaresma in Superliga nello Sporting Lisbona fu contro il Porto.

Nella stagione 2002-2003 fu il secondo giocatore più impegnato nello Sporting Lisbona: 31 partite giocate per un totale di 2216 minuti e 5 gol realizzati.



Barcellona
 Nell'estate del 2003 Quaresma fu venduto al Barcellona per 6.000.000 di euro più Fábio Rochemback. Durante la stagione giocò 10 partite da titolare, subentrò in altre 11 e mise a segno un solo gol.

Durante l'Europeo 2004 annunciò di non voler più giocare nel Barcellona finché ci fosse stato Frank Rijkaard come allenatore e alcune squadre cominciarono a cercarlo. Alla fine fu il club rivale dello Sporting, il Porto, a prenderlo: Quaresma andò a Oporto come parte del saldo per il trasferimento di Deco a Barcellona.



Porto  La partenza fu ottima: andò in gol nella Supercoppa europea, persa contro il Valencia, e segnò l'unica rete nel successo del Porto contro il Benfica nella Supercoppa di Portogallo. Segnò 5 gol in 32 partite di campionato e fu sempre presente nelle partite di Champions League disputate dal Porto, che raggiunse gli ottavi. Alla fine della stagione giunse secondo in campionato alle spalle del Benfica di Giovanni Trapattoni.

Nalla stagione 2005-2006 vinse il campionato e si rivelò il miglior uomo-assist del torneo. Ripeté il successo in campionato nel 2006-2007 e nel 2007-2008.



Inter
Alla fine della stagione 2007-2008 esprime la volontà di lasciare il club portoghese per raggiungere l'Inter del neo tecnico José Mourinho, che riesce ad aggiudicarsi il giocatore il 1º settembre 2008, in cambio di 18,6 milioni di euro più il cartellino del giovane Pelé.[5]

Al suo esordio in Serie A con l'Inter, il 13 settembre 2008, contribuisce alla vittoria contro il Catania con la sua famosa "trivela", cross che viene deviato in rete da Mascara.



Nazionale
 Ha vinto un Europeo Under-16 nel 2000.

Il suo debutto con la nazionale maggiore avvenne nel giugno 2003 in amichevole contro la Bolivia. Il 6 febbraio 2008 ha segnato una splendida rete contro l'Italia di Donadoni in un'amichevole giocata a Zurigo.

Un infortunio e la scarsa forma impedirono a Quaresma di partecipare all'Europeo Under-21 2004, all'Europeo 2004 e alle Olimpiadi di Atene. A sorpresa non fu poi convocato per il campionato del mondo 2006.

Esordì al campionato d’Europa 2008 nella partita vinta dal Portogallo contro la Repubblica Ceca, rimpiazzando Simão nel secondo tempo e segnando il gol del definitivo 3-1 su assist di Cristiano Ronaldo.