Kakà

Dotato di ottima tecnica e visione di gioco, è uno specialista delle verticalizzazioni e degli inserimenti da dietro, che mettono in crisi le difese. Tra i suoi punti di forza spicca la progressione palla al piede, che lo rende un eccellente contropiedista, abile nel dribbling compiuto in velocità. Giocatore completo, abile con entrambi i piedi, può giocare con profitto anche come seconda punta, ruolo che ha più volte ricoperto nel Milan e in Nazionale, o come esterno destro. Realizza un buon numero di gol, benché non sia una prima punta, inserendosi tra i reparti e sfruttando il suo ottimo tiro dalla distanza. È anche un ottimo rigorista.



San Paolo Figlio di un ingegnere civile, Bosco Leite, e di un'insegnante di matematica, Kaká inizia a giocare nel settore giovanile del San Paolo. Nell'ottobre 2000 fu vittima di un incidente che rischiò di troncare bruscamente la sua carriera: sbatté violentemente la testa sul fondo di una piscina e l'urto causò la frattura della sesta vertebra; solo per una circostanza fortunata scampò la paralisi. Kakà crede fermamente di essere stato graziato da Dio e per questo è nata la sua esultanza con le braccia tese al cielo e gli occhi rivolti verso l'alto.[6] Debutta in prima squadra il 12 gennaio 2001, a 18 anni. Il 7 marzo, in San Paolo-Botafogo 2-1, finale del torneo Rio-San Paolo, segna una doppietta. Nel 2001 gioca il suo primo campionato nazionale, totalizzando 27 partite e 12 gol. Nell'anno successivo disputa un altro campionato interstatale (7 reti e sconfitta in finale) e quello nazionale (22 partite, 9 gol). Nel 2003 disputa il campionato paulista (10 presenze e 5 reti) e colleziona 10 partite e 2 gol nel campionato nazionale. In tutto con il San Paolo conta 146 presenze e 58 gol.



Milan Nell'estate 2003 è acquistato dal Milan per 8,5 milioni di euro su segnalazione di Leonardo. Pochi giorni dopo i rossoneri vinceranno la Supercoppa europea. Esordisce in Serie A nella stagione 2003/2004 con la maglia numero 22, nella partita Ancona-Milan 0-2 del 1º settembre 2003. L'esordio nelle Coppe europee avviene, invece, il 16 settembre, nella partita di Champions League contro l'Ajax a San Siro. Il 5 ottobre 2003 segna nel derby il suo primo gol in maglia rossonera, siglando la rete del 2-0. Nel suo primo anno in Italia si rivela l'asso nella manica della compagine rossonera, segnando 10 reti in campionato e contribuendo alla vittoria dello scudetto, e 4 in Champions League, dove il Milan esce ai quarti di finale contro il Deportivo La Coruña.

Nella stagione seguente, dopo la vittoria in agosto della Supercoppa Italiana, mette a segno 7 reti in campionato e 2 reti in Champions League, realizzando uno dei cinque rigori calciati dal Milan nella finale di Istanbul persa contro il Liverpool.

Nella stagione 2005/2006 si conferma uno dei talenti più limpidi del calcio mondiale. In occasione della partita di esordio dei rossoneri in Champions League, Milan-Fenerbahçe 3-1 del 13 settembre 2005, realizza un gol pregevole, segnato dopo aver vinto un contrasto e superato in velocità tre avversari prima di infilare il portiere con un rasoterra da distanza ravvicinata.

Kaká con il Presidente del Brasile Lula Nella stagione 2006/2007 Kaká continua a rendersi autore di prestazioni positive. Il 2 novembre realizza la sua seconda tripletta in maglia rossonera (dopo quella al Chievo dell'anno precedente e prima in Champions League), nella vittoria per 4-1 contro l'Anderlecht. Pregevole è soprattutto la terza rete, con un tiro scoccato da circa 25 metri a girare sotto l'incrocio. Nelle ultime due partite dell'anno realizza una doppietta nel 3-0 del Milan contro il Catania a San Siro e un gol su rigore nel 3-0 dei rossoneri sul campo dell'Udinese. In Champions League continua a segnare gol importanti: dopo aver contribuito in maniera decisiva alla qualificazione del Milan ai quarti di finale, realizzando nei tempi supplementari il gol del definitivo 1-0 contro il Celtic, si ripete trasformando un calcio di rigore nei quarti di finale di andata contro il Bayern Monaco (la partita terminerà 2-2). Nella semifinale di andata contro il Manchester United all'Old Trafford segna una doppietta e si ripete nella gara di ritorno, realizzando il primo gol per il 3-0 dei rossoneri. Nella finale di Atene vince il trofeo. Pur non essendo per lui la prestazione migliore del torneo, è Kaká a guadagnare la punizione battuta da Andrea Pirlo sulla quale Filippo Inzaghi segna il gol dell'1-0, ed è ancora lui a fornire allo stesso Inzaghi l'assist per il provvisorio 2-0. Alla fine del torneo è capocannoniere della Champions League 2006/2007 con 10 gol. Il 31 agosto 2007 vince la sua seconda Supercoppa Europea, questa volta da titolare, ribadendo in rete di testa il rigore parato da Palop e che lui stesso si era procurato: è il gol del definitivo 3-1 contro il Siviglia, dedicato ad Antonio Puerta, giocatore della squadra andalusa scomparso pochi giorni prima. Nell'esordio in campionato al Ferraris di Genova contro il Genoa, Kaká realizza una doppietta siglando la seconda e terza rete, quest'ultima su rigore, del 3-0 finale.

Il 2 dicembre 2007 gli viene consegnato, a Parigi, il Pallone d'oro 2007, vinto con 444 voti precedendo Cristiano Ronaldo (277) e Lionel Messi (255). Il 16 dicembre 2007 vince con il Milan la Coppa del Mondo per club, battendo il Boca Juniors per 4-2 in finale, dove Kaká sigla la rete del parziale 3-1. Il brasiliano è eletto miglior giocatore del torneo. Il giorno seguente ritira a Zurigo il FIFA World Player, vinto precedendo Messi (2°) e Cristiano Ronaldo (3°).

Il 28 febbraio 2008 Kaká ha rinnovato il suo contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2013.[7] Il 20 aprile 2008 Kaká ha segnto la sua seconda tripletta in campionato, terza con il Milan, contribuento al 5-1 finale contro la Reggina, realizzando due rigori e un gol con un tiro di piatto all'interno dell'area da posizione decentrata. Il 4 maggio 2008, segnado la seconda rete rossonera nel derby contro l'Inter, ha realizzato il suo 15° gol nel campionato di Serie A, record personale, e il 19° stagionale, eguagliando il proprio primato di marcature ottenuto nella stagione 2005/2006. Il Al termine della stagione, il 23 maggio 2008, si è operato al menisco del ginocchio sinistro per risolvere un problema che lo aveva costretto a saltare alcune gare con i rossoneri.[8]



Nazionale 
 L'esordio di Kaká con la Nazionale brasiliana risale al 31 gennaio 2002 in Brasile-Bolivia 6-0. Finora in maglia verdeoro ha disputato 54 partite e segnato 19 reti.[3] A queste se ne aggiungono 10 con 7 gol nell'Under-23, con cui ha raggiunto la finale della Gold Cup 2003,[9] e 5 partite con una rete nel Mondiale Under-20 del 2001. Ha vinto i Mondiali 2002, giocando solo uno spezzone di Costa Rica-Brasile 2-5, ultima partita della fase a gironi, e ora Kaká è una delle colonne portanti della squadra verde-oro insieme a Ronaldinho. Nella prima partita del Brasile ai Mondiali 2006 Kaká ha segnato un gol con un pregevole tiro dalla distanza, rete che ha permesso ai brasiliani di battere la Croazia. Il Brasile è stato eliminato ai quarti di finale dalla Francia.

Dopo il Mondiale, il 3 settembre 2006, si è esibito in una giocata di alto tasso tecnico. Nell'amichevole Argentina-Brasile, partita in cui è stato autore di due assist, ha segnato uno dei gol più belli della propria carriera. Rubata palla a Messi, è partito palla al piede in prossimità del cerchio di centrocampo, si è involato verso l'area argentina, vanamente inseguito dallo stesso Messi, e ha infine depositato il pallone in rete con un preciso rasoterra dopo aver dribblato Gabriel Milito.

A giugno 2007 ha inviato una lettera alla Federcalcio brasiliana chiedendo di non essere convocato dal CT Dunga per la Coppa America 2007 svoltasi in Venezuela. Ha giustificato questa richiesta con la necessità di prendere un periodo di riposo, giacché nelle ultime tre stagioni è stato costantemente impegnato con la Nazionale e il Milan.

Il 17 ottobre 2007, dopo sette anni di assenza, il Brasile è ritornato a giocare al Maracanã, dove ha battuto per 5-0 l'Ecuador con Kaká autore di una doppietta.