Curiosità

Gigi Riva, giocatore simbolo della storia rossoblù, detiene il record  di reti in nazionale (35).

Formazione

Portieri
1 Simone Aresti  
12 Mauro Vigorito 
 22 Federico Marchetti  
24 Cristiano Lupatelli  
Difensori
6 Diego Lopez  
13 Davide Astori  
14 Francesco Pisano
15 Luca Di Laura    
20 Paolo Bianco  
21 Michele Canini  
25 Carlos Javier Matheu  
28 Daniele Magliocchetti    
29 Michele Ferri  
31 Alessandro Agostini  
Centrocampisti
4 Salvatore Burrai  
5 Daniele Conti  
7 Andrea Cossu  
8 Davide Biondini    
10 Andrea Lazzari  
18 Andrea Parola  
23 Michele Fini  
26 Claudio Pani    
33 Rafael Eduardo Acosta Cammarota 
34 Alberto Usai  
Attaccanti
9 Robert Acquafresca  
19 Joaquin Larrivey  
27 Jedaias Capucho Nieves  
30 Daniele Ragatzu    
32 Alessandro Matri  

Storia della squadra

Il Cagliari Calcio fu fondato alla fine del 1920 da Gaetano Fichera. Nel 1920 la squadra disputò le prime partite: l'8 settembre batté la Torres 5-2 nella partita inaugurale del Torneo di Sardegna. L'anno seguente Fichera cedette la squadra a Giorgio Mereu, che ricoprì ben tre compiti all'interno del club: Presidente, Allenatore e calciatore. Successivamente il Cagliari si fuse con la Società Italia e divenne Club Sportivo Cagliari. Con questa denominazione partecipò al campionato sardo, in cui prendevano parte formazioni per lo più militari, ma anche squadre come l'Amsicora e la Torres.

La squadra si iscrisse alla prima divisione sud nel girone laziale umbro. Arrivò alle finali, ma perse contro Lecce, Palermo e Foggia. A questo punto si decise di acquistare calciatori non isolani, provenienti dal resto d'Italia; in questo modo il Cagliari si rafforzò e disputò un buon campionato nella stagione 1929-30. In seguito arrivò dall'Ungheria l'allenatore Ernest "Egri" Erbstein, e con lui in panchina il Cagliari vinse il girone F di Prima Divisione e poté così accedere per la prima volta al campionato di Serie B. A causa, però, della mancanza di risorse finanziarie, la società fu obbligata a cedere i suoi pezzi migliori, tra cui proprio Erbstein.

L'anno successivo venne eletto presidente Aldo Pacca, ma arrivò il fallimento societario: nel 1935, nonostante il 9° posto ottenuto sul campo, il Club Sportivo Cagliari si sciolse, travolto dai debiti. Dalle sue ceneri nacque l'Unione Sportiva Cagliari, che raccolse l'eredità sportiva della vecchia società, ripartendo dal campionato sardo di Seconda Divisione. Nel 1937 il giovane club si iscrisse al campionato di Serie C, sfiorando per poco la retrocessione. L'anno successivo il presidente Mario Banditelli affidò la squadra all'allenatore ungherese Winkler, che portò i rossoblu al 5° posto in classifica. Nel 1939, grazie al centrocampista Mariolino Congiu, che svolse il ruolo di giocatore-allenatore, la squadra si piazzò al 6° posto, prima che la Seconda Guerra Mondiale fermasse i Campionati di Calcio. L'attività proseguì con tornei a carattere regionale. Nel frattempo Banditelli abbandonò la società.



Il dopoguerra [modifica] I rossoblu ripresero a giocare nel 1945 in prima divisione Regionale. Nel 1947 la squadra venne ammessa in serie B. I Cagliaritani vanno malissimo per tutto il campionato, che terminano all'ultimo posto. La squadra venne quindi iscritta alla serie C e venduta a Domenico Loi che avviò un progetto di rinascita. Nel 1952 grazie ai gol di Livio Gennari, Roberto Serone e Erminio Bercarich il Cagliari riuscì ad ottenere la promozione in serie B.



La scalata alla Serie A [modifica] Nel primo anno in Serie B la squadra si qualifica quarta, nonostante una difesa scadente. L'anno successivo i rossoblu andranno agli spareggi, che perderanno per 2 a 0 contro la Pro Patria. Nel 1960 il Cagliari retrocede in Serie C. L'anno successivo la squadra riusci a riconquistare subito la serie B. Grazie poi ad alcuni importanti acquisti, tra cui Luigi Riva, il Cagliari riuscì a conquistare la tanto attesa e sperata promozione in Serie A. Così, nella stagione 1963/64, classificandosi seconda, dietro il Varese, davanti al Foggia, conquistò la sua prima promozione nella massima serie.



La promozione in Serie A e lo scudetto [modifica] Una formazione del Cagliari nell'anno dello scudetto. Nel Cagliari 1964-65 che disputò il suo primo campionato di Serie A giocavano giocatori come il difensore Mario Martiradonna, i centrocampisti Pierluigi Cera e Ricciotti Greatti e l'attaccante Luigi Riva. Nella prima metà della stagione il Cagliari giocò malissimo ed al termine del girone d'andata era ultimo in classifica con soli 9 punti. Poi nel girone di ritorno si riprese, rimontò e arrivò alla fine sesto in classifica con 34 punti. Due stagioni dopo Riva vinse il titolo di capocannoniere della Serie A per la prima volta e il Cagliari fu la squadra che subì meno reti di tutte.

Il Cagliari nella stagione 1968-69 lottò fino alla fine per lo scudetto insieme a Fiorentina e Milan. La Fiorentina vinse poi il campionato. Nella stagione successiva il Cagliari vinse il suo primo e, per ora, unico scudetto sotto la guida dell'allenatore "filosofo" Manlio Scopigno con sole due partite perse e 11 gol subiti (record fino ad oggi imbattuto per i tornei a 16 squadre). Riva vinse il titolo di capocannoniere del torneo. Calciatori del Cagliari come Albertosi,Cera, Domenghini; Gori, Niccolai e Riva furono poi convocati ai mondiali del 1970 raggiungendone la finale.

Negli anni '70 ci fu un graduale declino e alla fine il Cagliari venne retrocesso in Serie B nel 1976.



Il declino [modifica] Dopo la retrocessione il Cagliari, la stagione successiva, perse uno spareggio promozione a tre per due posti. Cagliari-Pescara 0-0 (a Terni), Atalanta-Cagliari 2-1 (a Genova), Pescara-Atalanta 0-0 (a Bologna). Ritornò in Serie A nel 1979 insieme all'Udinese che lo precedette e Pescara che si classificò alle sue spalle dopo aver vinto lo spareggio col Monza a Bologna. Grazie a calciatori come Franco Selvaggi, Luigi Piras, Oreste Lamagni, Mario Brugnera e Alberto Marchetti il Cagliari restò altri quattro anni in A prima di una seconda retrocessione nel 1983. Venne successivamente coinvolta nello Scandalo del calcio italiano del 1986, quando dopo una retrocessione sul campo nella stagione 1985-86 e un ripescaggio, ricevette 5 punti di penalizzazione per la stagione successiva: una sentenza che decretò il declino della squadra, la quale nel 1987 retrocesse in Serie C1.



La rinascita [modifica] Il Cagliari trascorse in Serie C1 due stagioni, la prima delle quali vide la squadra sarda evitare con fatica la retrocessione in Serie C2. Nel 1989, con l'avvento in panchina di Claudio Ranieri, il Cagliari conquistò la promozione in Serie B classificandosi primo davanti al Foggia e la Coppa Italia di Serie C, per poi salire in Serie A classificandosi terzo dietro Torino e Pisa davanti al Parma nel 1990. Al ritorno nella massima serie seguirono due campionati conclusi con una sofferta salvezza, ma nella stagione 1992-93 il Cagliari, allenato da Carlo Mazzone riuscì a qualificarsi alla Coppa UEFA, che l'anno successivo vide gli isolani guidati dal tecnico Bruno Giorgi arrivare fino alle semifinali (risultando eliminata dopo le due gare contro l'Inter, vincitrice del torneo).

Nel 1996-97 il Cagliari retrocedette di nuovo in Serie B dopo aver perso lo spareggio con il Piacenza (1-3) a Napoli. Il Cagliari ritornò in A la stagione successiva insieme a Salernitana e Venezia che lo precedettero e davanti al Perugia. Nella stagione 1998/99 ottenne la salvezza nelle ultime giornate, dando però spettacolo nelle gare interne sotto la guida di Giampiero Ventura. Al termine della stagione 1999-00 la squadra retrocedette ancora una volta in serie B sotto la guida di Renzo Ulivieri.



Gli anni recenti [modifica] Il Cagliari trascorse le successive quattro stagioni in Serie B. Nel 2003-04 i rossoblu, condotti dal fuoriclasse Gianfranco Zola, furono promossi in Serie A, sotto la guida tecnica di Edoardo Reja; nella stagione successiva il Cagliari riuscì a ottenere una tranquilla salvezza. Nella stagione 2004-05 la squadra sarda si classificò dodicesima.

La stagione 2005-06, preceduta dal ritiro di Zola, iniziò nel peggior modo possibile per il Cagliari, che cambiò allenatore per tre volte (nell'ordine: Tesser, Arrigoni, Ballardini) prima di affidarsi a Nedo Sonetti: il navigato tecnico toscano riuscì a salvare la squadra dalla retrocessione, anche grazie ai gol dell'attaccante honduregno David Suazo.

L'ennesimo avvicendamento in panchina, con il licenziamento del promettente tecnico Marco Giampaolo, ha caratterizzato la prima parte della stagione 2006-07. Dopo aver silurato il giovane tecnico abruzzese, il presidente Massimo Cellino si è affidato a Franco Colomba, salvo tornare sui propri passi due mesi più tardi, richiamando alla conduzione tecnica della squadra Giampaolo. Grazie alla vittoria ottenuta alla penultima giornata, contro la Roma allo stadio S.Elia, la squadra rossoblu complici inaspettati risultati pervenuti dagli altri campi, è riuscita a confermare la sua permanenza in Serie A con una giornata di anticipo.



Stagione 2007-2008 [modifica] A parte due successi, a Napoli all'esordio e in casa con il Siena alla sesta giornata, l'inizio non è dei migliori. Il 12 novembre 2007 Marco Giampaolo viene esonerato e al suo posto viene chiamato sulla panchina sarda Nedo Sonetti (alla terza esperienza sulla panchina rossoblu dopo quella del 2002 e il 2006). Il cambio di guida tecnica non apporta cambiamenti nei risultati, così il 19 dicembre 2007 prima della trasferta di Firenze contro la Fiorentina, il tecnico di Piombino è destituito dall'incarico. Viene richiamato Marco Giampaolo, ancora sotto contratto, che rifiuta e poi rescinde il contratto con la società isolana. Il 20 dicembre Nedo Sonetti è ancora sulla panchina del Cagliari ma dopo la sconfitta per 5 a 1 contro la Fiorentina viene definitivamente esonerato. Il nuovo allenatore incaricato è Davide Ballardini, già ingaggiato ed esonerato nella stagione 2005/2006. Il suo debutto in panchina porta altre due sconfitte: contro l'Udinese e contro la Reggina. Il Cagliari chiude il girone d'andata con soli 10 punti. Nel mercato di riparazione a Cagliari giungono il portiere Marco Storari, il centrocampista Andrea Cossu e il mezzapunta Jeda, giocatori che si riveleranno determinanti. La rocambolesca vittoria per 2 a 1 contro il Napoli, maturata nei minuti di recupero, segna il cambiamento di rotta. Nei turni successivi il Cagliari riesce a conquistare, soprattutto in casa, numerosi risultati positivi che consentono alla squadra di salvarsi con un turno di anticipo. È la conclusione di un girone di ritorno nel quale il Cagliari ha conquistato ben 32 punti. Determinanti sono i punti preziosi raccolti anche in trasferta (come a Udine, dove un 2 a 0 regala la salvezza alla squadra). Decisivi sono non solo i nuovi acquisti ma anche Acquafresca che segnerà alla fine 10 goal. Proprio gli uomini cardine però rischiano di lasciare il Cagliari causa prestiti o comproprietà.



Stagione 2008-2009 [modifica] Il 28 maggio 2008 contro ogni previsione il Cagliari e il suo allenatore Davide Ballardini, non trovano l'accordo economico e il tecnico ravennate lascia la panchina rossoblu. Il 29 maggio, l' ex centrocampista del Cagliari Massimiliano Allegri diventa il tecnico della compagine sarda. Contemporaneamente, Alessandro Matri uno degli artefici della salvezza viene riscattato dal Milan. Il 1 giugno Cellino annuncia in un intervista che ha scelto di non vendere la società ma ha scelto di trovare un partner per far diventare il Cagliari una società quotata in borsa, per poter rinforzare la squadra e costruire il nuovo stadio. Mercoledì 9 luglio 2008 il Cagliari ha acquistato il giocatore Andrea Lazzari in comproprietà con l'Atalanta.